Collaborativa e Solidale, di Simone Boccuccia


La città che vorrei (idee dei nostri giovani)


Prosegue la nostra bolg iniziativa, ogni due settimane un giovane del nostro gruppo proporrà qui le sue idee con un breve e incisivo intervento. La rubrica è aperta a tutte le persone e a ogni idea politica o civica nel rispetto dei valori della nostra Costituzione e dei suoi valori fondanti. Dopo il successo raccolto dall'articolo di Marta De Renzi, proseguiamo l'esperienza con Simone Boccuccia, giovane studente impegnato nel sociale e in politica. Simone conosce bene le potenzialità di cave e invita tutti a mettersi in gioco con spirito di collaborazione per una Cave capace di guardare al futuro. 
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La Cave che vorrei, collaborativa e Solidale.
Di Simone Boccuccia

Cave è la mia città, ci vivo da sempre, e negli ultimi anni ho sentito la necessità di mettermi in prima linea per fare qualcosa per il paese, visto che troppo spesso se ne parla in maniera negativa. Il primo sbocco è stato la militanza politica, ma immediatamente dopo è iniziato il percorso “associativo”. Cave è una splendida realtà nel mondo delle Associazioni, ne contiamo molte e tutte con scopi interessanti e atti a migliorare e a far crescere il nostro paese. Io stesso partecipo a molte riunioni e faccio parte di molte associazioni con diversi scopi, dalla cultura alla solidarietà, dalla promozione musicale alla comunicazione. Tutto questo fa pensare ad un paese attivo, partecipativo e solidale con le altre realtà associative. Purtroppo non è così, visto che troppo spesso le associazioni non solo altro che organi “paramilitari” di espressioni politiche o di faide familiari. Troppo spesso a Cave ci si fa la guerra tramite le associazioni, boicottando o organizzando eventi “paralleli” a quelli delle associazioni “nemiche”. Chi perde in tutto questo è la collettività, sminuendo la credibilità delle singole associazioni e non dando quello spunto in più per far crescere eventi magari molto apprezzati nei paesi limitrofi. Vero è che “nemo propheta in patria” ma tutti, dai cittadini ai direttivi delle associazioni dovrebbero spronare e essere spronati a pubblicizzare i grandi eventi di questo paese, collaborando con le altre associazioni senza vedere malizie o intenzioni pubblicitarie dietro ogni piccolo aiuto. Noi ci siamo, mettiamo sforzi e sudore per dare a Cave nuovo lustro, per fare in modo che finalmente si parli di Cave per lo spessore culturale e ricchezza degli eventi, e non delle “guerre tra bande” dove feste e happening sono solo un modo per contarsi e vedere chi ha “l'esercito più grande”. Questo non vuole essere una critica, ma un augurio di cuore per il futuro, sperando di poter collaborare con tutte le realtà virtuose per poter far grande questo paese. La forza di un movimento come Progettocave è quello di affrontare anche le battaglie con progetti che diano un orizzonte alle tante realtà che non trovano un filo comune e non riescono a fare di Cave la città che noi vorremo.

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